In Italia, il pattinaggio artistico viene considerato come uno sport minore, poco praticato e/o poco conosciuto. In questi ultimi anni, la situazione è leggermente migliorata grazie all’enorme pubblicità data dall’evento Olimpico di Torino 2006, ma non ha ancora raggiunto, a mio avviso, l’ importanza che merita. La maggior parte delle persone quando si parla del pattinaggio artistico lo associa immediatamente al ghiaccio, disconoscendo il pattinaggio a rotelle, definito come “il cugino povero“, che al contrario di quello praticato sul ghiaccio rappresenta da più di 10 anni la Nazione Italiana nel mondo in modo eccellente. Numerosi sono gli atleti italiani che portano a casa diversi titoli europei e titoli mondiali messi in palio in ogni categoria per molteplici specialità. Molti esperti del settore sostengono che questa disciplina sia la perfetta unione di tecnica ed espressione artistica, componenti indispensabili per una performance di alto livello. Il pattinaggio è suddiviso in varie specialità (singolo maschile – femminile, coppia artistico, coppia danza, solo dance e gruppi), ognuna delle quali richiede delle caratteristiche tecniche specifiche. È una disciplina che può essere praticata fin da piccolissimi (4-5 anni) e che aiuta a sviluppare nel bambino capacità condizionali e coordinative grazie all’importante sollecitazione del sistema nervoso centrale ed in particolare del sistema propriocettivo, migliorando così la percezione del proprio corpo in relazione allo spazio.
Nel pattinaggio artistico appare subito evidente che l‘ equilibrio è il fattore principale di prestazione di questo sport. L‘ equilibrio del pattinatore si manifesta in tutte le fasi dell’ apprendimento e dell’ allenamento: si tratta in un primo tempo di mantenere una posizione stabile malgrado una velocità di spostamento, i cambiamenti di direzione e di passo , le rotazioni e figure eseguite a terra. Per questa fase i punti di riferimento visivi e cinestetici sono molto importanti; il corpo inoltre deve essere perfettamente equilibrato e stabile per preparare una fase di slancio ottimale, unica garanzia per una buona riuscita del salto. Per mantenere o ritrovare l’ equilibrio , il pattinatore sfrutta diversi fattori: la velocità di spostamento, la forza centrifuga, il piegamento del ginocchio, i movimenti e la posizione delle braccia e della gamba libera, la tensione del corpo, il ritmo. Ogni figura viene scomposta in varie sequenze e ripetuta fino a quando si padroneggia perfettamen...
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