La propriocezione è un elemento chiave per la disciplina trattata fino ad ora, non solo perché essa è estremamente tecnica, ma anche perché vengono utilizzati per la sua esecuzione degli attrezzi come i pattini, che permettono movimenti traslatori e rotatori, con una forte sollecitazione dell’ apparato propriocettivo. La propriocezione rappresenta la capacità del sistema nervoso centrale di percepire la posizione del corpo e delle sue parti, nonchè della contrazione muscolare e del movimento nello spazio dei diversi distretti corporei (cinestesia), anche senza l'apporto della vista. Tale sensibilità insorge all'interno di un organo (fascia connettivale, articolazioni, tendini, muscoli, capsule articolari, cute, visceri ecc.), attraverso la stimolazione di specifici recettori sensoriali: esterocettori cutanei, propriocettori, enterocettori e recettori vestibolari. La propriocezione assume quindi un'importanza fondamentale nel complesso sistema dell'equilibrio e del movimento. Dai recettori periferici (inclusi gli esterocettori retinici degli occhi) dipende la conoscenza su quale è la nostra"conformazione" e posizione spaziale. E' dai riflessi estero-propriocettivi che nascono le rappresentazioni mentali (engrammi) che consentono la nascita di abilità motorie complesse, inoltre azioni e movimenti hanno un ruolo centrale nei processi di rappresentazione mentale, a partire dalla fase embrionale. L'embrione, infatti, è innanzitutto un organismo motorio. Nella fase embrionale, in quella fetale e in quella della prima infanzia, l'azione precede la sensazione: vengono compiuti dei movimenti riflessi e poi se ne ha la percezione a livello cerebrale. La propriocezione rappresenta quindi "la coscienza di sé "; perdere il controllo sul proprio corpo significa, di conseguenza, perdere il controllo sui propri pensieri ed emozioni.
LA GINNASTICA PROPRIOCETTIVA
Gli atleti che vogliono ottenere prestazioni sempre più efficienti ricorrono alla ginnastica propriocettiva. Si utilizzano a tale scopo le tavolette instabili (tavolette propriocettive) anche al fine di affinare gesti atletici non corretti e prevenire infortuni. L'esercizio propriocettivo è una stimolazione neuromotoria nella sua totalità; può essere utilizzato nel pattinaggio nella preparazione a secco soprattutto con i bambini, che spesso non hanno una percezione di se molto sviluppata, cosa che si riflette sul rendimento della prestazione. Gli atleti evoluti possono anche essi fare uso di esercizi propriocettivi per migliorare sempre più il gesto e quindi la tecnica; per questo scopo ci si può avvalere dell’ utilizzo di alcuni attrezzi.
Lo skate spinner, per esempio, è uno strumento specifico usato per gli allenamenti cosidetti”a secco”, cioè senza pattini; si può trovare sia in materiale plastico che metallico. Questo attrezzo serve per migliorare l’equilibrio, la centratura delle trottole, e la propriocezione della posizione del corpo durante le rotazioni. L’ atleta dispone un piede sulla tavola e imprimendo con gli arti superiori ed il busto una rotazione, simula realmente l’ esecuzione di una trottola, che può essere verticale, ad angelo, o abbassata; è uno strumento molto utilizzato fra i pattinatori sul ghiaccio ed ora ancora non molto conosciuto nell’ ambito delle rotelle, anche se con il tempo sta iniziando a prendere piede in quanto oggettivamente accorcia i tempi di apprendimento delle trottole.
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